DUSTBOWL
REVIVAL (2020) Is It You, Is It Me
Partita nel 2007 come "string
and brass band"
da Venice, California, la larga formazione (fino a 15 elementi,
attualmente 8) capitanata da Zach
Lupetin ha da
sempre egregiamente combinato tutti i suoni delle radici americane,
da quelle bianche di folk,
bluegrass e
country old-time
a quelle nere del jazz
tra le guerre e lo swing
successivo. Il risultato è sempre stato allegro e colorato come
nelle feste patronali, con gran trionfo di strumenti acustici
tradizionali (chitarra, banjo, mandolino, accordeon, violino,
clarinetto, tromba, trombone, piano, basso ed un'estrosa batteria)
guidati dalle voci di Lupetin e della controparte femminile Liz
Beebe. Col
tempo (il presente è il quinto album) tra gli ingredienti ha preso
più consistenza un afflato pop-soul
che ha reso più commestibile (più che commerciale in senso
mainstream)
la loro proposta. Che attualmente, anche grazie alla produzione di
Sam Kassirer (Josh Ritter, Lake Street Dive), si allinea alla musica
popolare moderna ma dalle radici antiche di cui sono alfieri Zach
(sarà un caso?) Condon/Beirut
ed Andrew Bird,
ed ancora prima sui due versanti dell'oceano Dexys Midnight Runners e
Paul Simon, fino ai contemporanei Hurray
For The Riff Raff
e Lake Street
Dive ed al pop
fantasmagorico dei primi
Fanfarlo.
Apparentemente semplice, l'album è invece un intricato dedalo di
suoni ben amalgamati che stupisce al primo ascolto ma conquista
definitivamente con i repetita.
Se vi piacciono i numi tutelari di riferimento, non perdetevi
la ricchissima, scoppiettante, allegra e variopinta proposta dei
Dustbowl Revival.
Voto
Microby: 8.2
Preferite:
Dreaming,
Enemy, Mirror
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