martedì 3 marzo 2020

NATHANIEL RATELIFF


NATHANIEL RATELIFF (2020) And It’s Still Alright

Non fosse che quello di Nathaniel Rateliff è un ritorno al cantautorato mentre quello di Marcus King è un esordio da solista, dopo che entrambi hanno raccolto il plauso della critica e soddisfazioni commerciali esibendosi con la propria band, il percorso dei due artisti sarebbe paragonabile: entrambi additati come il presente ed il futuro del soul tradizionale (southern-soul per il chitarrista elettrico di Greenville, South Carolina, country-soul per il musicista di Denver, Colorado), i due fanno invece un passo chi di lato (King, dedicatosi da solista ad un buon album di retro-soul, solo troppo pulito fino a perdere di originalità) chi indietro (Rateliff, che ritorna parzialmente al singing-songwriting acustico degli esordi in proprio). Senza i The Night Sweats, che coloravano di Stax, Otis Redding e Van Morrison le canzoni di Nathaniel Rateliff, scrittura ed esecuzione attuali orientano verso un outlaw-country agrodolce quando non amaro, con riflessioni alla Johnny Cash ma anche aperture bizzarre alla Micah P. Hinson, e solo screziature soul. Dichiaratamente figlio dell’improvvisa perdita dell’amico produttore Richard Swift (tramite con The Night Sweats ed artefice del suono con la band) e del tumultuoso divorzio dalla moglie, scritto con l’intento di rappresentare un mondo personale ed intimo alla Harry Nilsson (ed in tal senso fuori rotta, chè mai il cantautore dei ’70 viene evocato all’ascolto del disco), And It’s Still Alright potrà anche essere servito a Nathaniel Rateliff a guisa di psicoterapia individuale, ma certo seppur apprezzabile nell’intento non è lavoro per cui spellarsi le mani. Per lui e per Marcus King: tornate con le rispettive bands, please!
Voto Microby: 7.2

Preferite: Mavis, All or Nothing, You Need Me

1 commento:

lucaf ha detto...

Rispetto a come lo conoscevamo per il suo disco precedente (bissato da un live sullo stesso stile),un capolavoro di soul-errebi potentissimo, accompagnato da una band formidabile, The Night Sweats, e con una canzone da ricordare negli anni (S.O.B.), questo album mi è sembrato a tratti noioso e non particolarmente originale. Saranno i suoi problemi personali come sottolinei tu ma comunque mi unisco all'augurio che tutto torni come prima!

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