domenica 27 settembre 2009

Countdown Springsteen - dalla 14° alla 10°

# 14 American Skin-41 shots (da Live in New York City). L'ispirazione viene dalla morte di Amadou Diallo, un immigrato di colore ucciso per errore nel 1999 dalla polizia di New York. Quando la fece nei suoi primi concerti la polizia non la prese molto bene, ma ascoltandola bene ciò che traspare è l'incredulità di come sia potuto succedere (e di come succeda anche in Italia, non solo negli USA...).
# 13 Into the fire (da The Rising). Rising è il disco della rinascita e dell'orgoglio. E' il disco dell'11 settembre. Il boss si fa portatore della speranza e della riconoscenza. Questo pezzo è il simbolo del disco e nel ricordo dell'orribile tragedia mostra il cammino per uscirne: "May your strength give us strength, May your faith give us faith, May your hope give us hope, May your love give us love"......"
# 12 This Hard Land (da Tracks e Greatest Hits). Splendida ballata ispirata dalle storie di Steinbeck. Secondo Max Weinberg resta la migliore canzone di sempre del Boss.
# 11 Hungry Heart (da The River). E' stato il suo primo singolo nella top ten americana. Il Boss l'aveva promessa ai Ramones (!) ma poi ci ripensò. Per ascoltarla bene bisogna mettere a canna il volume delle casse, almeno per i primi 15 secondi.
# 10 Darkness on the edge of town (da Darkness..). Il disco uscì nel 1978, in piena era punk, dopo 3 anni dal fortunatissimo Born to Run. E' il disco di inizio di una nuova parte della sua musica con un rock più crudo e meno epico che in passato.

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