lunedì 28 settembre 2009

Countdown Springsteen - dalla 9° alla 6°

# 9 Racing in the streets (da Darkness..). Storia di passioni automobilistiche, di macchine truccate, ma senza chitarre urlanti o batterie frenetiche: tutto quello che si sente sono il piano evocativo di Roy Bittan inframmezzato dalla batteria "gentile" di Max Weinberg e dall'organo del compianto Danny Federici.
# 8 Badlands (da Darkness...). I " Bassifondi": brano di apertura di questo magnifico disco. Altra autobiografica: il nostro era finito invischiato in una causa legale “I’m caught in a crossfire that I don’t understand,” “I want control right now". Ne viene fuori un brano di autentico rock'n'roll infuocato e scatenato: un must per tutti i concerti.
# 7 The Promised land (da Darkness...). Un rock a tempo di R&B con un ritornello killer ed una potenza sonora ed emotiva incredibile. Uno dei suoi brani immortali, che ti entrano dentro le ossa.
# 6 Indipendence days (da The River). L'essenza del mito: il figlio che lascia il padre per andare incontro al proprio destino. Un verso della canzone è il condensato del rapporto padre/figlio e quando lo sento mi fa rabbrividire: “Papa now I know the things you wanted that you could not say/But won’t you just say goodbye it’s Independence Day/I swear I never meant to take those things away. Il tutto immerso in una ballata struggente e commovente.

Domani le prime 5 in classifica....

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