giovedì 19 febbraio 2015

BELLE AND SEBASTIAN, SLEATER-KINNEY


BELLE AND SEBASTIAN (2015) Girls In Peacetime Want To Dance
Decimo disco in studio nel quasi ventennale di carriera, e Stuart Murdoch e sodali da Glasgow non smettono di deliziarci con il loro pop gentile e riconoscibilissimo. Con la differenza che i toni morbidi ed educati che rendevano bucolico il loro pop degli esordi sono diventati più accesi: la sezione ritmica è decisa, con la batteria più prepotente ed il basso saltellante e talvolta gommoso, a ricordare le produzioni disco anni ’80. Cambiano gli arrangiamenti, non le belle melodie cui gli scozzesi ci hanno abituato: tutto nel nuovo lavoro è dicotomico, come copertina (drammatica) e titolo (spensierato), come brani pop ariosi (tipici dei nostri) alternati a sorprendenti brani dance perfetti per la pista da ballo (ma sempre colorati), come una prima parte eccellente ed una seconda solo discreta. Il tutto suona gioioso e disimpegnato, radiofonico senza vergogna, perché comunque di classe superiore.
Voto Microby: 7.8
Preferite: Nobody’s Empire, Allie, The Party Line

SLEATER-KINNEY (2015) No Cities To Love
Corin Tucker, Carrie Brownstein e Janet Weiss da Olympia, Washington, città natale del movimento delle riot grrrl, si confermano non solo la punta di diamante di quel tipo di rock feroce, incazzato, abrasivo, diretto discendente del punk dei primordi anzichè parente del coevo punk-pop targato Green Day/Offspring, ma anche la band al femminile più importante della storia della musica rock. Words and Guitars recitavano nel 1997: e l’intreccio di 2 voci e 2 chitarre urgenti, arrabbiate, su melodie sghembe, suoni taglienti, costruzioni dissonanti ma interpretate con perizia tecnica fotografano ancora la cifra stilistica del terzetto, ormai di donne mature. Irregolare, aspro, potente, sincero, questo ritorno dopo uno iato di 10 anni ci restituisce le Sleater-Kinney al top della forma: ascolto imperdibile per chi si nutre di punk-rock, ma piacevolmente doveroso anche per chi, come il sottoscritto, non è mai stato un fan delle riot grrrl.
Voto Microby: 7.7
Preferite: No Cities To Love, Fangless, Price Tag


2 commenti:

lucaf ha detto...

Belle & Sebastian: mi hai di poco preceduto nel commento del loro disco! Avevano avvertito che sarebbe stato una sorpresa per tutti coloro che li hanno conosciuti come gli alfieri della musica indie-pop: del resto anche il precedente Write About Love era stato più poppeggiante del solito per cui l’evoluzione (dipende dai punti di vista…) verso l’electro-dance ed il synth-pop era non del tutto da escludere. Come al solito dipende tutto da cosa ne viene fuori: la ritmica è elegante ma fragile, troppo vicina all’ambient-pop. Sarà anche la copertina così diversa dalle solite (non più monocromatica come sempre) ma stavolta l'album non mi ha convinto. Voto: ☆☆

lucaf ha detto...

Sleater-Kinney: cinque stelle dall'ultimo numero di Mojo. Effettivamente lavoro interessante anche se, come nel tuo caso, non sono un fan del genere (CEREBUS questo è un disco per te!!). Voto: ☆☆☆

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