regia: KAPADIA, ASIF
genere: documentario
con Amy Winehouse
location: Regno Unito
voto: 3
Personaggio
tragico, popstar del soul bianco vocalmente dotatissima ma con un solo
minuto di ispirazione in tutta la sua breve vita, Amy Winehouse è morta
ad appena 28 anni, nel 2011. Il regista Asif Kapadia - già autore di un
documentario dedicato ad Ayrton Senna
- rovista tra il moltissimo materiale privato, le riprese domestiche,
gli scatti rubati dopo le moltissime notti brave, per confezionare uno
dei peggiori documentari di tutti i tempi sulla musica rock. Attratto
assai di più dall'aspetto scandalistico che da quello artistico, il
regista preme compulsivamente sul pedale delle moltissime esagerazioni
della protagonista: alcool, droghe, pomeriggi interi passati a giocare a
biliardo o a dormire. Ne esce il ritratto grossolano di un personaggio
la cui vita già di per sé non è di alcun interesse, una meteora passata
per un attimo nel firmamento della notorietà grazie a un brano come Back to black e
pochissimo altro, vincitrice di un gran numero di Grammy Awards e
assurta a fama internazionale grazie ai meccanismi sordidi dello show
biz. Il quale, nel caso di Amy Winhouse, non può neppure essere additato
tra i responsabili principali della sua deriva da tossica bulimica
dagli occhi perennemente bistrati, la capigliatura degna di Moira Orfei,
il diastema, l'ipertricosi e le gambe sexy quanto quelle di un
trampoliere. Semmai, a destare molte perplessità sono il marito Blake
Fielder, un dandy drogato e piacione, e, soprattutto, il padre, che
abbandonò la famiglia per poi entrare a tempo pieno nello staff della
figlia quando fiutò l'affare milionario.
Se
dal punto di vista cinematografico il documentario è inesistente, da
quello dei contenuti irrita proprio il tentativo di vellicare l'empatia
dello spettatore nei confronti di una divetta insulsa, capace soltanto
di un pugno di canzoni slabbrate, arrogante, ricchissima e
insopportabilmente capricciosa, come quando, sul palco di Belgrado, si
rifiutò di cantare. Poi vattela a prendere con i flash dei fotografi…
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