mercoledì 30 gennaio 2013

IL DOWNLOAD E’ LEGALE?

Nonostante da anni scarichiamo tutti come matti (proprio così, per lo più nelle categorie dell’appassionato completista ossessivo-compulsivo e del distratto scarico-tutto-e-non-ascolto-niente), nel 2013 ancora molti si chiedono se il download in Italia sia legale o meno. Ed è ovvio che noi appassionati di musica non ci riferiamo al download a scopo di lucro, ma alla sana possibilità di scaricarci dalla rete l’album (o la discografia completa, o qualunque altra cosa) dell’artista di cui vogliamo ascoltare le canzoni. Senza rischiare la galera o multe salate.
Riprendo al proposito (con il consenso dell’Autore, sociologo della Sapienza-Roma, carissimo amico e appassionato lettore di questo blog) alcuni passi dal libro di Stefano Nobile “Mezzo secolo di canzoni italiane – Una prospettiva sociologica (1960-2010)” (Carocci Editore 2012)
“E’ consentita la libera pubblicazione attraverso la rete Internet a titolo gratuito di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o enciclopedico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro” (Legge 9 gennaio 2008, n°2).
[…] E su Internet viaggiano gli MP3, ovverossia musica compressa, cioè, appunto, degradata.
A complicare le cose è intervenuta la distinzione tra condivisione e scaricamento: la legge italiana (il panorama legislativo dei paesi occidentali rispetto a questo argomento è assai difforme) prevede che il secondo sia lecito, la prima no. Per cui, a ragion veduta, si può accedere ad una copia di un file purchè si eviti di condividerla con altri utenti.
[…] L’idea che si possa far dono a un amico –anche virtuale—di qualcosa che si possiede non è diversa da quella che chi ha vissuto l’età dell’oro del vinile metteva in pratica copiando i long playing sulle cassette: al donatore –oggi come ieri—rimaneva una copia di qualità superiore.” (Nobile 2012, pag. 40-41).
Penso sia chiaro per tutti che, per l’utilizzo che ne facciamo noi, scaricare musica o films dalla rete sia assolutamente legale.
Altro discorso, che non affronto qui, è quanto sia etico farlo per evitare di “pagare” un prodotto ludico/culturale (anche l’artista deve campare, se non gli compriamo i dischi è difficile che gli rinnovino il contratto…).
Personalmente, essendo musicalmente onnivoro, sono passato dall’acquisto di 100 CD/anno di 5 anni fa ai 10 attuali, e la cosa mi rattrista un po’ (e probabilmente di più le case discografiche e gli artisti stessi).
Tuttavia l’utilizzo che faccio della rete è quello di un enorme filtro per ascoltare con curiosità buona parte degli albums pubblicati di mio interesse (spesso, in effetti, reperibili per l’acquisto “fisico” solo in rete, dal momento che si tratta di musica pop-rock “di nicchia” introvabile nei negozi di una media città di provincia italiana).
Solo successivamente, se il CD mi è piaciuto particolarmente, lo acquisto per non rinunciare al feticcio. Ed assai spesso l’acquisto avviene 1-2 anni dopo, quando in molti casi posso entrare in possesso della ri-edizione dell’album medesimo con l’aggiunta di bonus tracks.
Mi sono in effetti, col trascorrere degli anni, scocciato della politica delle case discografiche che non premiano i primi acquirenti e gli aficionados (il medesimo ragionamento andrebbe fatto per l’acquisto dei biglietti per i concerti, assurdamente nell’italico stivale più costosi in prevendita che al botteghino la sera del concerto!) pubblicando la prima versione dei nuovi lavori a prezzo ridotto o con un packaging migliore o con l’aggiunta di bonus tracks, ma facendo esattamente il contrario.
Ricordo gli albums di uno dei miei artisti preferiti (che ora mi sta un filo antipatico, non solo perché ha sposato quel pezzo di Diana Krall), Elvis Costello, che se ne esce da 10 anni col nuovo lavoro nudo-e-crudo e 8-10 mesi dopo con il medesimo ed un CD di inediti allegato in regalo, ad un prezzo inferiore. Ah, la rabbia dell’innamorato tradito!
Mi piacerebbe sapere come si comportano, nel caso sia del download che dell’acquisto di prodotti musicali, i lettori del blog.
A loro togliermi questa curiosità.
A Diana Krall quella di dirmi cosa ha trovato in Costello che io non ho…

martedì 29 gennaio 2013

Christopher Owens - Lysandre (2013)

Una storia ed una vita che ricordano quella di un film. Per tutta l'infanzia è stato costretto a seguire i genitori durante le peregrinazioni della setta religiosa di cui facevano parte (un fratellino era morto di polmonite proprio per la riluttanza della setta a chiedere interventi medici). A 16 anni lascia la famiglia e torna negli USA, dove lavora come magazziniere e lavapiatti, continuando però a studiare la chitarra, passione in cui si era rifugiato durante i suoi viaggi. Dopo 9 anni in Texas, si trasferisce a San Francisco dove, nonostante l'obiettivo di diventare un pittore (?), decide di fondare una band musicale, i Girls.
Lasciati i Girls, dopo un periodo durante il quale posa per Yves Saint Laurent (??), cambia di nuovo idea e decide di tornare alla musica, producendo una specie di concept-album in cui narra, appunto, come si viveva in una band indie-rock. L'album racconta la storia di Lysandre, una ragazza francese incontrata durante un tour, e del loro rapporto ossessivo, fino alla separazione ed all'abbandono. Nonostante tutto ciò possa indurre indubbiamente ad una certa preoccupazione, almeno dal punto di vista della qualità artistica, una dose salutare di chitarra acustica, flauti, sax, orchestrazioni e la sua voce placida e distesa alla Elliott Smith, riescono a evitare l'effetto zavorra e, al contrario, finiscono per darci un effetto "vintage" che a tratti fanno venire in mente i primi Roxy Music o le cose migliori della scuola di Canterbury (Caravan, ecc ecc). Un bel disco, per iniziare bene il 2013. Voto: ☆☆☆☆

domenica 27 gennaio 2013

Classifiche per genere 2012 - Songwriters & Stars

Classifiche per genere

SINGER-SONGWRITER

Microby

  • Sean Rowe - The Salesman & the Shark
  • Anna Luca - Anna Luca
  • Jon DeRosa - A Wolf in Preacher's Clothes
  • Bill Fay - Life is People
  • Bap Kennedy - The Sailor's Revenge
LucaF
  • Ani DiFranco - Whick side are you on?
  • Anna Luca - Anna Luca
  • Bill Fay - Life is people
  • Bap Kennedy - The Sailor's Revenge
  • Trey Anastasio - Traveler

STARS

Microby
  • Patti Smith - Banga
  • Neil Young - Psychedelic Pill
  • Donald Fagen - Sunken Condos
  • Dave Matthews - Away from the world
  • Bruce Springsteen - Wrecking Ball

sabato 26 gennaio 2013

Classifiche per genere 2012 - Rock & Blues-Rock

Classifiche per genere


ROCK

Microby

  • Lucero - Women & Work
  • Barry Adamson - I will set you free
  • Chris Robinson Brotherhood - Big Moon Ritual
  • Graham Parker - Three Chords Good
  • Jack White - Blunderbluss
LucaF
  • Brad - United we Stand
  • Ian Hunter - When I'm President
  • Graham Parker - Three Chords Good
  • Calexico - Algiers
  • Black Country Communion - Afterglow
JT Coldfire -Always & Never

BLUES-ROCK

Lucaf
  • Albert Cummings - No regrets
  • Sonny Landreth - Elemental Journey
  • Dr. John - Locked Down
  • Joe Bonamassa - Driving towards the Daylight
  • JT Coldfire - Always & Never

Classifiche per genere 2012 - Pop & Prog

Classifiche per genere 2012

POP

Microby

  • Alt-J - An Awesome Wave
  • Fanfarlo - Rooms filled with light
  • Regina Spektor - What we saw..
  • Rufus Wainwright - Out of the game
  • Jason Mraz - Love is a four letter word

Lucaf
  • David Myhr - Soundshine
  • Jeff Litman - Outside
  • Rufus Wainwright - Out of the game
  • Newton Faulkner - Write it on your skin
  • Regina Spektor - What we saw...


PROG

Fabius
  • Big Big Train - English Electric
  • Unitopia - Covered Mirror vol. 1
  • Echolyn - Echolyn
  • Izz - Crush the night
  • Sylvan - Sceneries
Lucaf
  • Ian Anderson - Thick as a brick 2
  • It Bites - Map of the past
  • Kaipa - Vittjar
  • Big Big Train - English Electric
  • Unitopia - Covered Mirror vol. 1

venerdì 25 gennaio 2013

Classifiche per genere 2012. Folk Rock & Indie

Classifiche per genere 2012

FOLKROCK

per Microby
  • Winterpills - All my lovely goners
  • Mumford & Sons - Babel
  • The Pines - Dark so gold
  • First Aid Kit - The lion's roar
  • Smoke Fairies - Blood Speaks

per Aloja
  • Mumford & Sons - Babel
  • The Pines - Dark so gold
  • Winterpills - All my lovely goners
  • First Aid Kit - The lion's Roar
  • Of Monsters and Men - My Head is an Animal



INDIE

per Microby
  • Murder by Death - Bitter drink  Bitter moon
  • Band of Skull - Sweet sour
  • Of Monsters and Men - ;y Head is an animal
  • Dark Dark Dark - Who needs who
  • Piano Magic - Life has not finished with me yet
per Lucaf
  • Gaz Coombes - Here comes the bombs
  • Isbells - Stoalin'
  • It's a Musical - For Years and Years
  • Field Music - Play
  • Cosmo Jarvis - Think Bigger

martedì 22 gennaio 2013

5 DISCHI ITALIANI – 2012 (di Giulia Galvani)

Dopo le proposte di Davide Vedovelli, fondatore dell'animato blog "Lo spaccadischi" col quale abbiamo aperto un link d'amicizia e collaborazione, contrassegnato dalla comune passione per la musica (noi esterofili, Davide più patriottico...), ospitiamo oggi  l'intervento dell'amica Giulia Galvani, redattrice e conduttrice del programma "Live and Let FAN" (che si occupa di musica live e di Bands underground) su FuoriAulaNetwork (WEB Radio dell'Università di Verona), che vi suggeriamo di seguire  http://fuoriaulanetwork.com/programma/live-and-let-fan/.
Su nostra richiesta, Giulia ci segnala 5 albums italiani (noi di ol'55 siamo spudoratamente esterofili... Nelle "cinquine" di questi giorni ci mancavano 2 pareri autorevoli come quelli di Davide e Giulia sul movimento musicale italiano!) pubblicati nel 2012 e meritevoli di attenzione. 
Ecco cosa ci scrive Giulia:

5 DISCHI ITALIANI – 2012 – CONFUSAMENTE ED IN ORDINE SPARSO

Mi è stato chiesto di individuare 5 dischi italiani significativi per il 2012 appena conclusosi. Senza arte né parte colgo con piacere l'invito. Non nascondo le mie difficoltà nello scegliere 5 dischi, visto che a mio modestissimo avviso l'anno passato, non me ne vorranno spero gli esterofili più convinti, ci ha regalato diverse piccole perle. Conseguentemente a quanto premesso elenco di seguito, confusamente ed in ordine sparso, 5 dischi che mi hanno accompagnato nel corso del 2012. Ne ho scelto 5 che rappresentano altrettanti microcosmi musicali diversi, allo scopo di trascinarvi, se vorrete, in un piccolo viaggio tra 5 situazioni sonore offerteci quest'anno dall'ambiente indie italico.

IL TEATRO DEGLI ORRORI (2012) Il Mondo Nuovo.
(Alternative Rock)
Terzo disco della band capitanata dal vulcanico Pierpaolo Capovilla.
Un progetto ambizioso in 16 tracce, 16 biografie che hanno come protagonista la figura del migrante nelle sue diverse forme come ultimo eroe della contemporaneità.
Checché ne dicano i loro detrattori o i nostalgici da sindrome de ''il primo disco'', il loro Mondo Nuovo rimane fedele alla linea poetica intrapresa dalla band sin dall'inizio, con invettive e citazioni, che spaziano da Céline a Rimbaud, da Pasolini a Asor Rosa … , che percorrono i testi, mantenendo le sonorità che li contraddistinguono, seppur qui con qualche sperimentazione in più.
Il Teatro continua quindi a mettere in scena le gioie e gli orrori quotidiani. ''Un Mondo migliore è possibile, uno peggiore è probabile''.

BOXEUR THE COEUR (2012) November Uniform.
(Electro-Freak)
Paolo Iocca dopo esser stato nei Franklin Delano e Blake/e/e/e e la collaborazione live con gli A Toys Orchestra presenta nel 2012 il suo nuovo progetto solista BOXEUR THE COEUR. Da segnalare la collaborazione con Shannon Fields degli Stars Like Fleas, co-produttore del disco, che esce per la poliedrica Trovarobato, e il cameo di IoSonoUnCane. Un lavoro sperimentale a 360 gradi. Dal vivo poi è un'esperienza spaziale.

CONFUSIONAL QUARTET. Confusional Quartet (2012)
(New Wave)
Vi ricordate la New Wave italiana?
Dopo l'esordio omonimo del 1980, trentadue anni dopo Bertoni & Co, tornano con un nuovo disco, sempre omonimo, a sottolineare una continuità che seppur tradita dal tempo passato in realtà non si è mai spezzata.

DINO FUMARETTO (2012) Sono Invecchiato di Colpo.
(Cantautore)
Dino Fumaretto è l'autore dei testi interpretati da Elia Billoni. Dopo La vita è breve e spesso rimane sotto (2010 Trovarobato) esce quest'anno il nuovo lavoro del cantautore mantovano, sempre per Trovarobato.  Sono Invecchiato di Colpo, è un disco, come racconta Elia, nato da un senso di distacco profondo sorto durante la seconda metà del tour di La vita è breve spesso rimane sotto, in cui si esibiva in solitaria, da qui la sensazione di essere invecchiato di colpo. Una sorta di concept, quindi, sulla vecchiaia interiore. Musicalmente più elaborato rispetto all'esordio ma sempre mantenendo quella tipica atmosfera di scarnificazione.

ManzOni (2012) Cucina Povera
(Indie Rock)
Esce lo scorso Autunno per Garrincha Records. Loro secondo full lenght che narra del mestiere di vivere. Uno sguardo al presente che racconta di amori e malinconie, di drammi e storie universali. Un lavoro fatto di emozioni vere e profonde, che proprio in quanto tali sono semplici, come lo è d'altronde la Cucina Povera. Una delle più belle sorprese dell'indie rock italiano degli ultimissimi anni.

lunedì 21 gennaio 2013

Classifiche per genere 2012. Black/R&B + Esordienti



Le migliori cinquine 
musica BLACK/R&B

per Microby
  • Michael Kiwanuka - Home again
  • Cody Chesnutt - Landing on a Hundred
  • Dr. John - Locked down
  • Ruthie Foster - Let it burn
  • Sugarman 3 - What the World Needs Now
per Lucaf
  • Michael Kiwanuka - Home again
  • Emeli Sandè - Our version of events
  • Cody Chesnutt - Landing on a Hundred
  • Sandra Nkakè - Nothing for Granted
  • John Osho - L.I.F.E.



ESORDIENTI

per Microby

  • Alt-J - An Awesome Wave
  • Jake Bugg - Jake Bugg
  • Lord Huron - Lonesome Dreams
  • Matthew E. White - Big Inner
  • Robin Jackson - Dust Diaries
per Lucaf
  • Anna Luca - Listen and Wait
  • Alt-J - An Awesome wave
  • Elizaveta - Beatrix Runs
  • Cedar Park - Way back home
  • Of Monsters and Men - My head is an animal

domenica 20 gennaio 2013

Se va bene per Jack...

Se va bene per Jack, va bene per noi. Questa è stata la motivazione che ha spinto me, mia moglie e un amico, venerdì sera al Circolo degli artisti a sentire Luke Winslow-King, attrazione di una serata celebrativa di "Mojo station", una trasmissione sul blues che va in onda oramai da dieci anni sulle radio romane. Con il suo mix di blues pre-bellico e old time-jazz, Winslow-King ha aperto i concerti di una serie impressionante di mostri sacri, tra cui Jack White, e questo per noi aficionados dell'ex White stripes è stato più che sufficiente...


La serata è stata aperta dall'ottimo ruvido delta blues boogie dei Dead ShriMp, band romana di recente formazione, da tenere d'occhio in vista dell'uscita del loro primo album.
Poi, accompagnato da Esther Rose, washboard e voce antica e cristallina, e dagli ottimi Roberto Luti alla chitarra elettrica e Cassidy Holden al contrabbasso, Winslow-King ci ha sciorinato una serie di pezzi originali e reinterpretazioni di classici, con la sua voce allo stesso tempo dolce e profonda e il suo chitarrismo slide fluente e originale contrappuntato dalle atmosfere creole di Luti. 
Il blues di LWK parte da una matrice in cui il sound della Crescent City si sente tutto, ma è in qualche modo contaminato da anni di concerti negli USA e in Europa, tenuti in posti e situazioni di ogni genere. Il risultato è un suono allegro e trascinante, antico e moderno allo stesso tempo.
La serata si conclude di fianco al palco, con due chiacchiere con gli artisti, sorseggiando l'ennesima birra. Se va bene per Jack...

Classifiche per genere: italiana (a cura di Davide)

Proseguiamo nelle classifiche per genere: oggi il contributo è di Davide, di cui segnalo il blog http://spaccadischi.wordpress.com , imperdibile per chiunque voglia essere aggiornato sugli eventi culturali e musicali di Brescia, ma non solo.


Genere Italiano ( a cura di Davide)
  1. Dimartino - Sarebbe bello non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile
  2. Afterhours - Padania
  3. Enzo Avitabile - Blacktarantella
  4. Francesco De Gregori - Sulla strada


sabato 19 gennaio 2013

Cinquine per genere - con la partecipazione straordinaria di...

E' con grande piacere che voglio segnalare la partecipazione di alcuni ospiti  che ci onorano per la loro attenzione al blog e che ci hanno voluto regalare le loro classifiche per genere.


Genere Avantgarde  (a cura di Stefano - vi segnalo il suo blog, http://musicadegradata.blogspot.it, imprescindibile per gli amanti di Avanguardia e Jazz in tutte le sue sfumature ma anche per chi ama cantautori e tributi di AAVV.  Vorrei inoltre far notare che dal sito è possibile scaricare gratuitamente e LEGALMENTE, tutti i dischi recensiti, bootleg o attualmente fuori commercio )



  1. Eivind Aarset - Dream Logic
  2. Snow Palms - Intervals
  3. Ketil Bjornstad - Vinding's music, songs from the Alder Ticket
  4. Travis & Fripp - Discretion
  5. Food - Mercurial Balm










Genere Jazz (a cura di Stefano)


  1. Jakob Bro - Time
  2. Lars Danielsson - Liberetto
  3. Benedikt Jahnel - Equilibrium
  4. Enrico Rava - On the dance floor
  5. Studitzky - Ky do mar










giovedì 17 gennaio 2013

Le classifiche individuali 2012 (parte 2°). Il meglio dei singoli blogger



Roberto (Microby)

  1. Alt-J - An Awesome Wave
  2. Fanfarlo - Rooms filled with light
  3. Regina Spektor - What we saw from the Cheap Seats
  4. Winterpills - All My lovely Goners
  5. Patti Smith - Banga
  6. Neil Young & Crazy Horse - Psychedelic Pill
  7. Michael Kiwanuka - Home Again
  8. Mumford & Sons - Babel
  9. Dr. John - Locked down
  10. Cody Chesnutt - Landing on a Hundred


Luca (Lucaf)
  1. Regina Spektor - What we saw from the Cheap Seats
  2. Anna Luca - Anna Luca
  3. Bill Fay - Life is People
  4. The Beauty Room - II
  5. Zac Brown Band - Uncaged
  6. Michael Kiwanuka - Home Again
  7. Rufus Wainwright - Out of the Game
  8. Bap Kennedy - The Sailor's Revenge
  9. Ani DiFranco - Which Side are you On
  10. Neil Young & Crazy Horse - Psychedelic Pill

Le classifiche individuali 2012 (parte 1°). Il meglio dei singoli blogger.


Andrea (aloja)

  1. Mumford & Sons - Babel
  2. Michael Kiwanuka - Home again
  3. Emelì Sandè - Our version of events
  4. John Mayer - Born & Raised
  5. The Tallest Man on Earth - There's ..
  6. The Pines - Dark so gold
  7. Bap Kennedy - The Sailor's Revenge
  8. Winterpills - All my Lovely Goners
  9. Bruce Springsteen - Wrecking Ball
  10. Jake Bugg - Jake Bugg






Gigi (Fabius)

  1. Loudon Wainwright III - Older than my man now
  2. The Beauty Room - II
  3. Jools Holland - The Golden Age of song
  4. Hue & Cry - Hot Wire
  5. Bill Fay - Life is People
  6. Big Big Train - English Electric 1
  7. Bodeans - American Made
  8. Howlin Rain - The Russian Wild
  9. Stevie Jackson - I can't get no
  10. Echolyn - Echolyn




Beppe (Cerebus)
  1. Jack White - Blunderbluss
  2. Gemma Ray - Island Fire

martedì 15 gennaio 2013

Top Ol'55 2012 Classifica I primi tre posti

3° posto  The Beauty Room - II  (92 punti)


2° posto  Regina Spektor - What we saw from the cheap seats (96 punti)


1° posto  Michael Kiwanuka - Home Again (106 punti)


lunedì 14 gennaio 2013

Top Ol'55 2012 - Classifica dal 10° al 4 posto


10° posto  Patti Smith - Banga (58 punti)
9° posto   Alt-J - An awesome wave (60 punti)
8° posto  John Mayer - Born and raised (62 punti)
7° posto   Emeli Sandè - Our Version of events (66 punti)
6° posto  Winterpills - All My Lovely Goners  (70 punti)
5° posto  Bill Fay - Life is people (88 punti)
4° posto  Mumford & Sons - Babel  (90 punti)

domenica 13 gennaio 2013

Top Ol'55 2012 - Classifica dal 20° all'11° posto




E' stato l'anno dei ritorni, non sempre grandi per la verità, dei veterani del rock: Bob Dylan, Bruce Springsteen, Van Morrison, Ian Hunter, Donald Fagen, Neil Young, Leonard Cohen, Ry Cooder, Little Feat, Dr. John, Bonnie Raitt, Loudon Wainwright III, Graham Parker, Mark Knopfler ci hanno proposto dischi di buon livello, con picchi di classe sopraffina accanto a cadute di stile da verosimile senilità musicale. Il mondo Indie peraltro non ha offerto promesse il cui orizzonte temporale sia, con assoluta certezza, ricco e fervido di idee: vedremo se i vari Alt-J, Fanfarlo, Winterpills, the Pines, Temper Trap, Of Monsters and Men sapranno confermare anche in futuro quello che di buono hanno mostrato nell'annata 2012. 
Non voglio togliere la suspense per la classifica dei primi 10 che verranno pubblicati domani ma il risultato è che comunque il gusto dei blogger si mostra maturo ed onnivoro. D'accordo che, come dice Roby, io e lui siamo ossessivi e compulsivi (ma anche Andrea e Gigi non scherzano) ma proprio per quello credo siamo stati in grado, anche quest'anno, di dare una valutazione affidabile e adeguata. 
Da notare anche come tra i fedeli blogger nessuno abbia citato tra i migliori quei lavori incensati dalla critica planetaria: Grizzly Bear, Dirty Projectors, Frank Ocean, Fiona Apple, Beach House, Cat Power non hanno avuto alcuna segnalazione. Non saprei come interpretare questa osservazione: stiamo invecchiando? Siamo meno influenzabili dai critici radical chic?
E' stato un anno eccellente per quanto riguarda la qualità dei concerti, anche se il problema costi è sempre peggio, almeno in Italia, visto che in quelle volte che ho avuto l'opportunità di assistere a eventi in Inghilterra o USA mai ho dovuto sborsare cifre al di sopra dei 50 euro, quota che ormai è stata doppiata ovunque nel nostro paese (almeno per quanto riguarda i posti migliori, sapete che il sottoscritto i concerti li vuole vedere nelle migliori condizioni possibili). Fanno eccezione i vari rockettari che ancora circolano per le nostre terre, portandosi appresso la loro immensa passione ed una piccola grande quota di fedeli fanatici, proprio come noi.

20° posto  Zac Brown - Uncaged + The Tallest Man on Earth - There's no Leaving Now (ex aequo)
19° posto  Hue & Cry - Hot Wire
18° posto  Jools Holland - The Golden Age of Song
17° posto  The Pines - Dark So Gold
16° posto  Anna Luca - Listen & Wait + Gemma Ray - Island Fire
15° posto  Fanfarlo - Rooms Filled with Light
14° posto  Rufus Wainwright - Out of the Game
13° posto  Loudon Wainwright III - Older Than My Old Man Now + Jack White - Blunderbluss  (ex aequo)
12° posto  Neil Young - Psychedelic Pill
11° posto  Bap Kennedy - The Sailor's Revenge

sabato 12 gennaio 2013

ultimi respiri del 2012..Black Country Communion, Sister Sparrow, Zac Harmon, Patterson Hood

Black Country Communion - Afterglow (2012)
Per chi non li conosce i BCC sono un supergruppo formato dal mitico Joe Bonamassa, Glenn Hughes (Deep Purple), Jason Bonham (figlio di John - Led Zeppelin), e Derek Sherinian (tastiere). Questo è il loro terzo disco ed anche questo, come i precedenti, trasuda della forte personalità di Bonamassa, leader ed ispiratore principale; nonostante la sua personalità tuttavia, il lavoro mostra una chiara omogeneità di intenti tra tutti i componenti che mettono la loro energia al servizio del gruppo. Non è un caso che infatti i brani migliori come Midnight Sun, il cui riff ricorda gli Who di Won't get fooled again, o Afterglow, che evoca The Rain Song dei Led Zeppelin, vengano fuori da un grande contributo rispettivamente di Bonham e Sherinian. Un lavoro che si può riassumere così: un gruppo blues-rock stile anni '70, una forte connotazione personale da parte dei singoli membri della band, il tutto con una produzione moderna e di classe. Voto ★★★
Sister Sparrow & the Dirty Birds - Pound of dirt (2012)
Se fosse sfuggito a qualcuno degli appassionati del blog, è loro il video pubblicato qualche giorno fa, ad ispirazione per la redazione delle classifiche 2012. Gruppo di Brookyln, sembra invece che vengano fuori da qualche brughiera intorno a Memphis o da qualche palude sul delta del Mississippi. Riescono a metter insieme con maestria funk, R&B, blues elettrico ed anche un pò di garage rock, e sono segnalati come uno dei gruppi migliori da vedere dal vivo. Proprio questo forse rappresenta il loro limite: ascoltando il disco si sente un pò troppo di tutto: troppe voci, troppi strumenti, troppa musica insomma, come se stessimo assistendo ad un concerto e non un lavoro da studio: urge produzione adeguata perchè la stoffa è di primo livello. Un album da ascoltare con le cinture allacciate. Voto ★★★1/2
Zac Harmon - Music is medicine (2012)
Il titolo non poteva far altro che intrigarmi: musica come medicina, wow! Il medico in questione è Zac Harmon, bluesman moderno, che sa usare tutto quello che respira intorno a lui, gospel, R&B, funk alla Sly & The Family Stone, perfino reggae e un pò di southern country per contaminare la sua chitarra profondamente blues. Insomma una specie di blues cross-over che ci guarisce dalla frenesia della vita moderna...Voto ★★★1/2
Patterson Hood - Heat lightning rumbles in the distance (2012)
Il leader dei Drive-By truckers non si ferma mai: in questo lavoro, si prende una pausa dal gruppo e scrive un pugno di canzoni folk-rock un pò depressive che forse, non sarebbero degne di stare su un album del gruppo. Non che manchi qualcosa di valido : "Depression Era" e "after the damage" non sono male ma non bastano a sollevare l'album da un livello valido sì ma mai entusiasmante o coinvolgente. Voto ★★★

LATE BUT NOT LEAST: Willy Mason, Ray Wylie Hubbard, Sharon Van Etten, Giant Giant Sand, Joss Stone

WILLY MASON (2012) Carry On (Dopo un esordio estremamente maturo all’età di 19 anni, il cantautore USA è solo al terzo lavoro in 9 anni ma mantiene le promesse con una qualità compositiva superiore alla media, esaltata da arrangiamenti acustici spesso sporcati da una chitarra elettrica distorta che piacerebbe a Chris Eckman ma anche a Daniel Lanois, e da una sezione ritmica moderna ma calda. Una voce maschia, riflessiva, amara e dei testi maturi e sarcastici lo fanno collocare tra i discepoli di Johnny Cash, Townes Van Zandt e Mark Lanegan, in mezzo ai beautiful losers Lee Clayton, Damien Jurado, M. Ward, Mark Eitzel, Josh Ritter) 8/10

RAY WYLIE HUBBARD (2012) The Grifter’s Hymnal (Da molti considerato l’antesignano del cowpunk, a 65 anni il country-rock-bluesman americano continua a possedere una voce profonda e roca, ed a produrre albums elettroacustici di alta qualità e forte intensità, in perfetta linea con gli outlaws succedutisi nei decenni, da Willie Nelson e Waylon Jennings a Steve Earle e Ryan Bingham) 7.8/10

SHARON VAN ETTEN (2012) Tramp (Trentenne USA al terzo album, partita come una Marissa Nadler più melodrammatica, ora propone un’americana come fosse trattata da Anna Calvi e St. Vincent, riuscendo ad essere più melodica di entrambe, soave nel timbro vocale ma urgente nello sferragliare delle chitarre, acustiche con rinforzo stratificato/riverberato dell’elettrica, col netto di un’intensità melodicamente punk) 7.6/10

GIANT GIANT SAND (2012) Tucson (Un “Giant” in più ma nessuna variazione stilistica per i Giant Sand: Tucson è un concept acustico su un viaggio ideale del leader Howe Gelb in bicicletta on the road, che piacerà ai fans di Calexico, Band of Blacky Ranchette e Los Lobos con la sua riuscita miscela di country-folk, tex-mex, shuffle-jazz, blues notturni ed inserti mariachi, morriconiani ed ispanici, tra deserti, saloons, prigioni e stazioni rigorosamente abbandonati e polverosi) 7.5/10

JOSS STONE (2012) The Soul Sessions Vol. 2 (Che peccato che questa bella inglesina non sia riuscita (finora) a mantenere le promesse che uno strepitoso debutto a 16 anni la incoronava come nuova Aretha Franklin bianca: i successivi tentativi di modernizzare il linguaggio della musica black che non fosse in direzione nu-soul o hip-hop hanno finora partorito una sorta di Anastacia più funk-R&B. Non differisce l’ultimo sforzo, da 8+ quando segue i sentieri del soul classico e da 6 quando cerca una via “moderna”, nonostante lo sforzo, cristallino fin dal titolo dell’album, di tornare sui passi dell’esordio. Comunque il suo miglior lavoro da allora) 7.3/10

lunedì 7 gennaio 2013

Minirecensioni: Polly Paulusma, Suzanne Vega, Martha Wainwright, Tristan Prettyman,


Polly Paulusma - Leaves from the Family Tree (2012)
Terzo disco, dopo lo splendido esordio del 2004 "Scissors in my pocket" che consiglio a tutti di riascoltare e il meno valido "Fingers & Thumbs" del 2007. Per capirla basta sapere che in questi 5 lunghi anni ha fatto da spalla per Bob Dylan, Coldplay, Jamie Cullum, Joseph Arthur e molti altri: praticamente non si riesce a darle un'identificazione certa.  La cosa singolare di PP è il mettere in primo piano la canzone, più che la voce; le parole, più che l'intonazione.  Il tutto secondo stilemi ora folk acustici, ora pop jazzati. Un pò Suzanne Vega (ora forse meglio dell'originale, vedi sotto), un po' Norah Jones, un pò Vanessa Carlton. Bel disco, da ascoltare. Voto ★★★1/2
Tristan Prettyman - Cedar + Gold (2012)
Ogni disco è un pelino meglio del precedente. Questo lavoro ha forse il difetto di strizzare l'occhio al pop più commerciale ("My oh My", è la classica canzone da classifica) ma quando si ricorda di scrivere al meglio ("I was gonna marry you") non può non piacere e convincere. Si merita senz'altro più considerazione e successo. Voto ★★★1/2
Suzanne Vega - Close-up 4 (2012)
Rivisitare la propria carriera è pratica molto difficile.  Però il desiderio di SV di reinterpretare se stessa sta diventando un'ossessione. Tra il 1985 ed il 2007 ha registrato 7 album di canzoni originali; dal 2007 ad oggi ha praticamente reinciso quasi tutto da quegli album, strippando acusticamente i brani. Operazione di incerto significato e non sempre meritevole dato che non aggiunge nulla. Voto ★★
Martha Wainwright - Come Home to Mama (2012)
Sarà anche un album elegante e liricamente maturo, come alcuni dicono. A me pare francamente noioso e privo di qualsiasi senso logico musicale. Altro disco per stomaci forti. Voto ★★
Blood-Red Coat

E' il momento di scaldarsi per le classifiche 2012...


E' proprio ora di mettere giù le classifiche del blog! L'ineffabile Microby ha già provveduto per cui chiamo a raccolta gli altri bloggers ad esprimersi entro qualche giorno (limite a domenica 13 gennaio).
Per trovare ispirazione beccatevi questa chicca e saltate con me (ma dopo concentratevi e scrivete....)!


venerdì 4 gennaio 2013

SCAMPOLI (MERITEVOLI) DEL 2012: Jake Bugg, Dark Dark Dark, Lord Huron, Mark Eitzel, Woods

JAKE BUGG (2012) Jake Bugg (Diciottenne di Nottingham dalla sorprendente maturità musicale, indifferente ai trends del momento ed artefice invece di un folk-pop che richiama Bob Dylan e Fred Neil quanto Conor Oberst e Jens Lekman, Donovan quanto i songwriters pre-Beatles, affiancandosi a modelli attuali come M. Ward, Pete Molinari, o lo svedese The Tallest Man On Earth, ai quali è da preferirsi in virtù di una maggiore varietà di scelte melodiche ed arrangiamenti, oltre che per l’età che, stante le premesse, lascia intravedere un radioso futuro) 7.8/10

DARK DARK DARK (2012) Who Needs Who (Quarto album per la band americana e più di un richiamo ai lavori più crepuscolari di Regina Spektor, con gli arrangiamenti centrati sul pianoforte e l’impianto, che resta scarno, arricchito da sezione ritmica, archi ed occasionali fiati, e la malinconica voce di Nona Marie Invie a rendere sentimentale ma inquieta la proposta) 7.8/10

LORD HURON (2012) Lonesome Dreams (Il gruppo di Ben Schneider, cresciuto musicalmente in California, segue all’esordio le orme del revival folk-rock di Fleet Foxes e Mumford & Sons, con composizioni dalle belle armonie vocali, chitarre acustiche con funzione prevalentemente ritmica, doppia voce maschile, epica e coralità misurate. Bel lavoro, anche se manca la genialità dei Fleet Foxes ed una voce solista carismatica come quella di Marcus Mumford) 7.6/10

MARK EITZEL (2012) Don’t Be A Stranger (Uno scarno pizzicato di chitarra acustica, note dolenti di pianoforte, delicati contrappunti di archi, sezione ritmica in punta di piedi, e voce malinconica: dopo 11 album da leader degli American Music Club ed al nono da solista la ricetta del cantautore californiano non cambia, così come la qualità medio-alta della scrittura, tra liriche tristi ma ironiche e melodie che invitano all’introspezione) 7.5/10

WOODS (2012) Bend Beyond (Sesto album per il gruppo di Brooklyn capitanato da Jeremy Earl, all’insegna di un folk-rock che parte dai Byrds e si contamina con il pop e la psichedelia, a ricordare Three O’Clock e Rain Parade: senza dubbio negli anni ’80 l’avremmo classificato un buon lavoro della scena Paisley Underground) 7.5/10

martedì 1 gennaio 2013

Heart - Stairway to Heaven Led Zeppelin - Kennedy Center Honors

Buon anno a tutti!
Strepitosa cover che ha fatto luccicare gli occhi a Robert Plant e non solo a lui.
Grazie a Gigi per la segnalazione

Mieka Pauley-First Stone

Una scoperta di questi giorni.
Rocker di Boston, ha una laurea in antropologia ad Harvard, ha cantato l'inno prima di una partita dei Red Sox, cantato al Newport folk festival e fatto da opener ai concerti di gente come Eric Clapton, Jason Mraz e John Legend.
Visti i testi dei suoi pezzi la ragazza, come si diceva ai nostri tempi, dovrebbe lavarsi la lingua col sapone ma il suo album "The science of making choices" a mio parere è uno dei più interessanti dell'anno.
Le migliori per me "Wreck", "First stone", Never fuck a woman you don't love" e "Frigid"

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