77 anni e pare un ragazzino. Una voce ancora squillante (è incredibile: è sempre la stessa voce che si può ascoltare nei primi album, senza un cedimento o un'esitazione) ed un'armonica impeccabile come ai vecchi tempi di Turning Point. Il padre, o meglio dire, il nonno del rockblues europeo (grazie a lui hanno iniziato Eric Clapton, Peter Green, Jack Bruce o Mick Taylor), si è presentato sul palco senza i mitici Bluesbreakers (da cui si è separato da 2-3 anni) ma con una band di tutto rispetto: Rocky Athas alla chitarra (un texano che suona con i piedi ben piantati nel profondo sud, con uno stile decisamente più southern rock rispetto a Buddy Whittington del Bluesbreakers), Greg Rzab al basso e Jay Devenport alla batteria. La band ha costruito un supporto sonoro di grande impatto, in cui Mayall appare stare alla meraviglia e grazie alla quale ha potuto ancora deliziarci con alcuni brani tratti dall'ultimo album del 2009 ma soprattutto con i suoi vecchi cavalli di battaglia. Da ricordare: l'apertura con Another Man, brano del 1966, la bellissima e classica Chicago Line, e poi ancora Movin out Movin on, Nothin' to do with love, Have you heard about my baby, Playing with a losing hand, Tough times ahead, la lunghissima e trascinante Room to move e, per finire, Hideaway.
"The king of blues" come viene presentato all'inizio del concerto, è ancora in forma e mi sembra tutt'altro che desideroso di ritirarsi da rock star come altri artisti nostrani. Gran bella performance: lunga vita!
2 commenti:
eh... io c'ero. grande concerto, grande musicista e grande uomo; sul palco ha dato spazio alla sua band, deliziando il pubblico. Posso dire che nessuno di è risparmiato un attimo e si avvertiva il grande affiatamento. una pecca secondo me un tecnico del suono non del tutto brillante.Vederne di concerti di questo livello ad un prezzo così poi...
Sono assolutamente d'accordo. E poi Mayall, nonostante la fama ed il suo posto nell'olimpo del rockblues, è un tipo alla mano: prima del concerto si è messo a firmare dischi e biglietti e si è prestato a fotografie come un qualsiasi giovane rocker esordiente...
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