giovedì 21 aprile 2011

BRUCE COCKBURN (2011) Small Source of Comfort

Ad oltre 40 anni dall’esordio discografico, non possiamo certo aspettarci grosse sorprese da Bruce Cockburn. Niente cambi stilistici radicali insomma, ma nemmeno una guardia abbassata rispetto alla qualità, mediamente sempre buona. D’altra parte siamo di fronte ad un cavallo di razza, secondo tra i canadesi solo a mostri sacri quali Neil Young, Leonard Cohen, Joni Mitchell e Robbie Robertson.
L’ultima fatica procede come di consueto in buon equilibrio tra brani cantati (i più ispirati, vedi le iniziali The Iris of The World e Call Me Rose) e strumentali (sul filo di un jazz-rock mai muscolare, ma aggraziato, elegante ed intriso di suggestioni folk), all’ombra di ricchi arrangiamenti acustici. Non mancano atmosfere prettamente tradizionali acadiane (Radiance, Called Me Back, Each One Lost) ma nemmeno brani cantautorali (Driving Away richiama il Costello più intimista).
Complessivamente un buon ritorno, ed anche quando l’ispirazione non è eccelsa la classe ed il mestiere sopperiscono, per un lavoro dal ritmo circadiano, con una prima parte più vivace che lascia progressivamente spazio ad atmosfere più pacate, da fine giornata estiva in campagna.

Preferite: The Iris Of The World, Call Me Rose, Comets of Kandahar

Voto Microby: 7/10

3 commenti:

lucaf ha detto...

Se devo confessare il mio parere, il disco mi ha un pò annoiato. Mi sembra che Cockburn continui ad essere la ripetizione di se stesso, ma senza verve e senza punte di genio come nei dischi anni'90.

microby ha detto...

Sono d'accordo che, nella sua discografia, è prescindibile (discorso che vale a mio parere anche per gli ultimi albums di Radiohead e Paul Simon, dai quali mi aspetto sempre qualcosa in più che un buon compito). Per BC Tutto buono, ben realizzato, ma nulla di eccellente (come invece nei '70 e nei '90). E dai grandi ci si aspetta sempre, come scrivi tu, spunti da fuoriclasse! Cmq se in estate passa in zona, io andrò a vederlo. Se vorrai essere della partita ti avviserò. Ciao!

lucaf ha detto...

Mi conforta condividere la mia delusione profonda nei confronti di Radiohead e Paul Simon nuovi (rimarrò con il buon ricordo dell'ultimo concerto di Simon in Italia, a Taormina, un paio di anni fa...). Quanto ai concerti, tienici sempre informati!

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